Questa è una guida completa, di facile consultazione, che ti farà scoprire tutti i modi per accedere ai cosiddetti prestiti INPDAP, delle particolari agevolazioni fiscali riservate ai dipendenti pubblici. Anche se sei un pensionato statale puoi godere di questi prestiti.
Qui troverai la soluzione pratica ed immediata e sceglierai la proposta migliore relativa alle tue esigenze.
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I prestiti INPDAP
Cosa si intende per prestiti INPDAP
Dopo la legge 2014 del 22/12/2011 tutte le competenze dell’INPDAP sono state trasferite all’INPS che sta per Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
È proprio all’INPS che dovrai ora rivolgerti per approfittare di prestiti, sgravi fiscali e agevolazioni. Un fatto importante da tenere a mente è che la tua richiesta deve essere calibrata alle caratteristiche stesse del prestito, in modo che ti sia più facilmente concesso.
Devi valutare molto bene l’importo del prestito, la durata e la motivazione, chiara e plausibile.
Presso l’INPS hai la possibilità di richiedere piccoli prestiti, prestiti di più anni diretti o garantiti. Qual è la differenza tra queste agevolazioni?
Piccoli prestiti
Piccoli finanziamenti multipli del tuo stipendio
Puoi richiedere un piccolo prestito che è un multiplo del tuo stesso stipendio o della tua pensione, e ti è permesso un limite di 8 mensilità.
La rata massima è calcolata nei 2/5 del tuo salario mensile, se sei un dipendente statale, mentre se sei un pensionato hai una rata massima pari ad 1/5 della tua pensione.
In sintesi, se al mese prendi 1.500 € puoi richiedere un piccolo finanziamento fino a 12.000 €.
La durata del cosiddetto piccolo prestito varia da 1 a 4 anni.
Ovviamente, la cifra non è netta ma bisogna valutare delle spese, come ad esempio la ritenuta dei costi di gestione (0,50%), gli interessi di differimento e un contributo al Fondo di Garanzia, una percentuale contro eventuali rischi calcolata in base alla tua categoria.
Facendo un calcolo approssimativo, queste detrazioni al tuo prestito possono variare dai 200 ai 300 €, a seconda che tu sia un dipendente pubblico o un pensionato statale.
Il prestito ti verrà erogato all’interno di un lasso di tempo che va dai 45 ai 60 giorni, e questo dipende dalla vari fattori:
- la graduatoria e la posizione in cui si trova la tua domanda;
- il numero di richieste;
- i fondi disponibili presso l’Istituto INPS
Come già spiegato, la restituzione del prestito sarà pari a 2/5 del tuo stipendio, se sei dipendente pubblico e ad 1/5 se sei pensionato. Questi rapporti sono stati calcolati in modo che il costo non pesi troppo sul tuo bilancio e sia in questo modo sostenibile per le tue esigenze.
Puoi rinnovare il mutuo quando è passata la metà della sua durata prevista.
Una cosa importante da ricordare è che per il piccolo prestito non sono richiesti dei particolari documenti, quindi lo puoi utilizzare anche per pagarti una vacanza, rinfrescare l’arredamento della tua casa e così via.
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Prestiti INPDAP pluriennali
Finanziamenti a durata maggiore con particolari vincoli da rispettare
Queste agevolazioni hanno una durata maggiore rispetto ai piccoli prestiti e il periodo può essere di 5 (con 60 rate mensili) o 10 anni (con 120 rate mensili).
Come per i piccoli prestiti, la rata massima è pari 2/5 se sei dipendente pubblico e ad 1/5 se sei pensionato statale.
Anche per queste agevolazioni di più anni vengono applicate delle ritenute, tra cui lo 0,50% di costi di gestione e una percentuale riservata al Fondo Rischi o cosiddetto di Garanzia.
I prestiti INPDAP diretti pluriennali vengono erogati valutando non solo la disponibilità monetaria dell’Istituto e la tua motivazione, ma anche delle ulteriori clausole che sono:
- devi avere un contratto di tempo indeterminato di almeno 3 anni;
- avere almeno 4 anni di servizio;
- aver versato almeno 4 anni di contributi alla Gestione Credito
- hai tempo 12 mesi per presentare la domanda di prestito dall’evento che ha originato la tua precisa richiesta
Prestiti INPDAP Pluriennali Garantiti
Prestiti agevolati da particolari società finanziarie
Questa tipologia di prestito è piuttosto simile ai prestiti diretti, la differenza consiste nel fatto che vengono erogati da delle società finanziarie con cui l’INPS ha stretto un accordo.
Questi prestiti sono quindi agevolati e hanno una durata di 5 o 10 anni.
Presentano le stesse clausole dei prestiti pluriennali diretti.
Rinnovo del prestito pluriennale INPDAP
È possibile rinnovare il prestito?
Andiamo ora a scoprire com’é possibile rinnovare il prestito pluriennale diretto che è concesso solamente dopo il pagamento di almeno 24 rate per il prestito di 5 anni e almeno 48 rate per quello di 10 anni.
È concesso richiedere un altro prestito ancora, se la motivazione originaria si dovesse ripetere.
Ad esempio, due coniugi possono fare domanda di 2 prestiti inpidap ben distinti, sempre per la stessa richiesta, motivata in maniera esauriente.
Le clausole sono:
- il prestito non deve superare i limiti previsti;
- la richiesta totale non deve superare la spesa che giustifica il prestito.
Alcune informazioni utili
Puoi capire meglio con una semplice simulazione
Se vuoi avere una dimostrazione veloce e pratica del prestito che puoi richiedere, puoi collegarti direttamente al sito dell’INPS dove è presente un form dedicato. Clicca qui: https://serviziweb2.inps.it/SimuPrestitiGDPWeb/generale
Come puoi vedere, inserendo la cifra del tuo stipendio potrai avere una stima approssimativa del capitale del prestito che ti è concesso, sia per piccolo che pluriennale.
Sempre nel sito dell’INPS potrai verificare il tuo prestito per rata ideale e per importo desiderato, attraverso degli specifici tabulati.
Sul sito avrai anche la possibilità di valutare dei prestiti INPDAP personalizzati, solo se sei registrato. In questo modo potrai accedere alla tua area personale, in cui trovi i tuoi dati, e avere un piano specifico e affidabile delle tue possibilità di prestito.
In questo caso verrà anche specificato un particolare piano di ammortamento su misura per te.
Richiedere un prestito INPDAP online
Solo se sei registrato puoi effettuare la domanda online
Ora che hai un quadro completo sulle differenti tipologie di prestito, sul tasso annuo e sulle rate che dovrai pagare, andiamo diretti al sodo.
Come prima cosa, collegati al sito dell’INPS e sulla homepage clicca su “MyINPS” dove sarai collegato alla tua area personale.
A questo punto devi autentificarti, digitando il tuo PIN e il tuo codice fiscale.
Compila la domanda facendo attenzione di completare accuratamente tutti gli spazi richiesti dal modulo.
Una volta inviata, la domanda sarà presa in carico dall’Ufficio Territoriale di competenza che la valuterà secondo le motivazioni che hai apportato e tutti i tuoi dati.
La domanda, se accolta, verrà quindi posizionata in una graduatoria.
Non hai il PIN
Non ti preoccupare, puoi richiederlo direttamente all’ufficio INPS della tua città
Il PIN è un codice di auto-identificazione che ti viene rilasciato al primo accesso e alla registrazione sul sito, ma lo puoi richiedere all’ufficio INPS, se sei poco avvezzo al computer. Ti serviranno:
- codice fiscale;
- documento di identità;
- numero di telefono.
Ecco tutto quello che devi sapere riguardo i prestiti INPDAP, un ulteriore modo per giocare al risparmio e avere qualche agevolazione in più nelle tue spese quotidiane.
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Grazie ho fatto anche il confronto dei preventivi prestiti grazie alla tabella
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