Come risparmiare con il 730

Come risparmiare con il 730

Vorresti ogni anno avere una bella somma da spendere ad esempio per le tue vacanze? Per farlo ti illustro come risparmiare con il 730. Se seguito con cura, il modello 730 ti permette una volta all’anno di vedere un sostanziale aumento economico sulla tua busta paga e questo dona sempre una bella serenità per te e la tua famiglia!

Che cos’è il Modello 730 e come presentarlo

Il Modello 730 è la modalità per presentare la dichiarazione dei redditi riservata a pensionati e lavoratori dipendenti. Può essere compilata facendo riferimento a un CAF o un commercialista oppure si può accettare la versione precompilata disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In quest’ultimo caso non sempre sono presenti tutte le spese detraibili, cioè i costi sostenuti che possono essere detratti nella dichiarazione dei redditi e che permettono di risparmiare.

Come risparmiare con il 730

Come risparmiare con il 730, il rimborso delle spese mediche

Le spese detraibili più comunemente presenti all’interno del Modello 730 sono quelle mediche. Per attestarne la veridicità bisogna presentare e conservare:

  • le ricevute, le fatture e i tickets riferibili a visite specialistiche;
  • i tickets ospedalieri;
  • gli scontrini per gli acquisti in farmacia. Si ricorda che per essere validi i documenti fiscali devono riportare il codice fiscale del contribuente o di un familiare;
  • le ricevute e le fatture per gli interventi dal dentista;
  • le ricevute e le fatture per l’acquisto di lenti a contatto e occhiali da vista. Per essere accettati i documenti devono riportare la certificazione CE del prodotto.

Il rimborso avviene soltanto per l’importo che supera il limite minimo di 129,11 euro di spese mediche per accedere all’agevolazione. Inoltre è rimborsabile solo il 19% di questa somma residua. Di conseguenza gli importi sono decisamente ridotti rispetto a quelli pagati in origine. Ad esempio, il rimborso delle spese mediche ammonta a 32,47 euro se sono stati versati 300 euro nel corso del periodo d’imposta precedente.

Il rimborso delle spese per l’affitto

Anche i costi di locazione e degli affitti per studenti universitari possono essere rimborsate. In questo caso occorre presentare il contratto di affitto e le ricevute di pagamento per accedere all’agevolazione, tuttavia bisogna tenere a mente che si tratta di una misura fruibile solo per i contribuenti intestatari di un contratto di locazione con cedolare secca, 3+2, 4+4 oppure riservati a studenti universitari. Si ha diritto ai rimborsi anche se il contratto è intestato a un familiare a carico, ad esempio un figlio che frequenta l’università. Si ricorda che l’importo dei rimborsi varia a seconda della categoria di riferimento e del proprio reddito. Nello specifico:

  • gli studenti universitari fuori sede (o i loro genitori) possono detrarre il 19% delle spese di locazione da calcolare su un importo di non oltre 2.633 euro;
  • i lavoratori dipendenti che per motivi di lavoro prendono residenza in un’altra regione possono detrarre 991,60 euro se il loro reddito è inferiore a 15.493,71 euro oppure 495,80 euro nel caso in cui ammonti a una somma tra 15.493,71 e 30.987,41 euro;
  • i contribuenti che hanno un contratto per abitazione principale possono detrarre 300 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro e 150 euro se ammonta tra i 15.493,71 e i 30.987,41 euro;
  • i contribuenti con un contratto di locazione per un’abitazione principale diversa da quella dei genitori possono ottenere un rimborso di 991,60 euro se hanno un reddito inferiore a 15.493,71 euro e se hanno tra i 20 e i 30 anni;
  • i contribuenti che hanno un contratto con cedolare secca per l’abitazione principale possono avere un rimborso di 495,80 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro oppure di 247,90 euro se ammonta a una cifra compresa tra i 15.493,71 e i 30.987,41 euro.

Il rimborso delle spese per acquistare la prima casa

I contribuenti possono detrarre le spese sostenute per l’acquisto della prima casa anche se queste sono riferibili a un mutuo. Nello specifico il rimborso riguarda i costi per l’apertura del mutuo (ad esempio, le perizie tecniche e la parcella del notaio) e gli interessi passivi pagati sulle rate del mutuo che sono state versate durante il periodo d’imposta oggetto del Modello 730. L’importo detraibile viene calcolato su un importo massimo di 4.000 e la percentuale rimborsabile ammonta al 19%. Di conseguenza diventa possibile avere un rimborso massimo di 760 euro.

Il rimborso per le spese di istruzione

Le spese di istruzione che consentono i risparmiare nel Modello 730 riguardano i costi per:

  • l’università, applicando la percentuale detraibile del 19% ai massimali stabiliti in base alla sede universitaria, al tipo di istituto e alla facoltà. Ad esempio, l’importo massimo è 1.500 euro (dunque si possono risparmiare 285 euro) studiando filosofia in un’università statale nel Sud Italia, mentre i rimborsi salgono a 703 euro (calcolabili su 3.700 euro) se si fa riferimento a un’università statale del Nord Italia e alla facoltà di Medicina;
  • l’asilo nido, presentando le ricevute dei pagamenti. L’importo massimo rimborsabile è 120 euro perché al massimale di 632 euro si applica l’aliquota del 19%;
  • le scuole superiori, dove il rimborso totale è di 76 euro. Infatti il massimale è 400 euro e si può detrarre il 19% delle spese.
    Infine si ricorda che non possono essere rimborsati i costi riferibili alla scuola materna.

Altre spese detraibili che consentono di risparmiare

Esistono anche altre spese su come risparmiare con il 730 che possono essere detratte presentando il Modello 730. Nello specifico si tratta dei costi sostenuti per:

  • la ristrutturazione dell’abitazione principale;
  • il versamento dei contributi previdenziali complementari. Il caso più diffuso consiste nella partecipazione a un fondo pensione;
  • l’organizzazione dei funerali;
  • le attività sportive dei ragazzi;
  • la riqualificazione energetica degli immobili;
  • la cura e il mantenimento dei propri animali, tenuti per ragioni domestiche oppure sportive. Di conseguenza è possibile detrarre le spese veterinarie sostenute per un importo massimo di 387,34 euro. I rimborsi non superano i 73,59 euro perché anche in questo caso la percentuale di rimborso ammonta al 19%. Si ricorda che non si possono detrarre le spese veterinarie che hanno come oggetto gli animali destinati al consumo alimentare, alla riproduzione oppure all’allevamento;
  • l’assistenza di persone non autosufficienti;
  • l’acquisto di veicoli destinati ai disabili;
  • il premio delle assicurazioni sulla vita;
  • il sostegno a partiti politici, movimenti e istituti religiosi rispettando i massimali previsti;
  • i contributi per le badanti e per gli altri addetti ai servizi domestici familiari;
  • l’assegno di mantenimento all’ex coniuge.

Concludendo, ecco cosa tenere a mente

Prima di rivolgersi a un CAF oppure a un professionista abilitato per scoprire come risparmiare con il 730 è bene verificare se il costo di questo servizio sia minore rispetto al rimborso a cui si ha diritto. In caso contrario non si riesce a risparmiare, ma, al contrario, si hanno spese aggiuntive. I rimborsi vengono corrisposti al contribuente dallo stesso sostituto d’imposta (ente pensionistico oppure datore di lavoro) ad agosto. In alcuni casi questa procedura avviene attraverso una rateizzazione mensile. Si tratta di un diritto del datore di lavoro, quindi è bene verificare le modalità per il rimborso del credito d’imposta derivante dal Modello 730.

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