Ogni famiglia deve fare fronte a delle spese che possono essere definite “fisse”. Tra di esse rientrano sicuramente anche le spese della bolletta, che, specie negli ultimi tempi, sta diventando sempre più salata. Ed è proprio per questo che tante persone cercano costantemente delle soluzioni per poter risparmiare.
Un metodo semplice per iniziare ad avere bollette meno care potrebbe essere quello che comporta l’utilizzo del cosiddetto comparatore luce. In questo modo sarà possibile trovare in pochissimo tempo l’offerta maggiormente in linea con il proprio budget e con le proprie necessità energetiche. Tutto quello che occorre fare è collegarsi a internet, inserire tutti i dati richiesti dal comparatore, selezionare l’offerta che più sembra interessante e il gioco è fatto.
Quanto costa l’energia elettrica?
Prima di decidere se cambiare il proprio operatore e trovarne uno più conveniente mediante il comparatore luce online, è necessario capire qual è il costo dell’attuale operatore. Ma come si fa a capire qual è la spesa effettiva per la corrente elettrica? È bene precisare che il totale della bolletta dell’energia dipende anche dal prezzo della materia prima: maggiore è il costo per kWh (kilowattora), superiore sarà la spesa da sostenere. Questo, perché il costo per kWh non è lo stesso per tutti, ma dipende dall’offerta che ciascun cliente ha sottoscritto con il proprio fornitore.
L’ARERA (Autorità regolazione per Energia Reti e Ambiente) stabilisce la tariffa relativa al mercato tutelato ogni tre mesi, mentre i fornitori che operano nel mercato libero scelgono in autonomia. Questi ultimi, inoltre, possono proporre delle tariffe a prezzo fisso oppure indicizzato. Il primo termine fa riferimento a un prezzo stabilito dal contratto, che non varia fino alla scadenza dello stesso; al contrario, quello variabile oscilla in base al mercato dell’energia elettrica.
Le voci della bolletta
Il prezzo della bolletta della luce, però, non dipende solo dal costo per kWh dell’energia, ma dipende da diverse componenti, come ad esempio i costi relativi alla distribuzione dell’energia, quelli relativi alla gestione del contatore e molti altri ancora. Inoltre, bisogna considerare la componente tariffaria UC6, che copre una parte degli incentivi erogati alle imprese che gestiscono le reti di distribuzione e contribuisce a finanziare gli interventi di miglioramento dei servizi. È possibile notare sulla bolletta, inoltre, la voce relativa agli oneri di sistema, che comprende gli oneri relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili (AOS) e gli oneri generali (ARIM). Ancora, la bolletta prevede le imposte, ovvero l’accisa (applicata in base alla quantità di energia elettrica consumata) e l’IVA, pari al 10% dell’importo totale per le utenze domestiche e al 22% per quelle non domestiche. Vi sono, poi, alcune voci presenti solo su alcune bollette: le “altre partite”, ad esempio, fanno riferimento ai contributi previsti per l’allacciamento dell’utenza, oppure gli interessi di mora.
Il bonus sociale, invece, è uno sconto previsto per le famiglie a basso reddito, mentre i ricalcoli sono dovuti alle variazioni dei prezzi applicati oppure in caso di errori della lettura dei consumi sul contatore.